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17 dicembre avvento in solitudine

fortiter suaviterque La prima delle antifone al Magnificat delle ferie maggiori di avvento ci fa gustare l'agire di Dio-Sapienza. Com'è diverso l'agire di Dio dal nostro! Oscilliamo tra durezza, intolleranza e il lassismo insensato. Dio per arrivare al suo scopo colpisce con i colpi degli uomini e lenisce con la sua presenza. Guerrico di Igny: gratiam deserti beatitudinem eremi quae ab initio gratiae quieti sanctorum meruit consecrari. ... spiritus amica semper fuerit solitudo la grazia del deserto la beatitudine dell'eremo fin dal principio ha meritato di consacrare con la grazia del riposo. ... la solitudine è sempre stata amica della vita. Dio agisce fortiter suaviterqque nel deserto del silenzio dell'anima.

seconda domenica di avvento

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Si è accesa la seconda luce dell'avvento. Con il suo splendore ci ha aiutato a rispondere alla domanda del battezzatore Giovanni riportata dall'evangelista Matteo: "Razza di vipere, chi vi ha convinto a scampare all'ira imminente?". Chi ci ha convinto? "In quei giorni" che apre l'oracolo di Isaia e la pericope evangelica. Ci ha convinto il fatto che non c'è altro tempo, che siamo nella fine: è apparsa la grazia con lo Spirito che si posa con i suoi doni sul Servo/Figlio di Dio. Ci ha convinto la formazione spirituale e umana di Giovanni/Elia che, non più nel deserto, ma dal deserto fanno udire la voce che fa raddrizzare i sentieri di Dio. Ci ha convinto l'austerità del battezzatore Giovanni che si prepara ad entrare nel banchetto che Dio, e non lui, prepara sul monte per tutti i popoli. Ci ha convinto il fatto che Giovanni non perdona i peccati che vengono confessati nel battesimo di acqua, ma si fa solidale con i peccatori in attesa di Colui...

prima domenica di avvento

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Abbiamo accolto il desiderio del papa Benedetto XVI di stare in preghiera per la vita nascente. La sera, durante l'ufficio vigiliare in cattedrale, e poi durante ogni santa Messa c'è stata la presenza dell'associazione Il Fiordaliso, che è costituita dalle nostre suore di Bolgheri e da diverse donne che desiderano fare strada con le donne che si trovano nel momento cruciale della scelta verso la gravidanza e poi fino al primo anno di vita del bambino, così come delle donne che sono particolarmente provate dalla violenza. La preghiera universale è stata sostituita dalla preghiera composta dal papa e alla porta della chiesa è stato allestito un piccolo stand per presentare l'opera. Il Signore con Maria Immacolata, sua e nostra madre, benedica il loro apostolato.

prima domenica di avvento

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In questo avvento, dominato prevalentemente dal battezzatore Giovanni e dalla sua rilettura delle profezie e dei segni dei tempi, abbiamo scelto di porre le quattro candele di questo periodo sul fonte battesimale attorno a Cristo luce del mondo (cero pasquale. Se Giovanni può verificare la storia della salvezza alla luce dell'esperienza essena, noi battezzati in Cristo lo possiamo fare nella luce della Pasqua. La proposta è quella di accostarci al Natale come epifania del Veniente che eleva la povertà della nostra natura con la sua gloria che copre il mondo come una tenda. Accanto all'altare quattro luci alimentate dalla cera liquida nel concavo di una radice secca che in questa prima domenica è attorniata da tutta una vegetazione morta.

Ascoli Piceno: amici: sr. Chiara - don Sergio

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sr. Chiara è ritratta accanto ad un insolito quadro in cui san Gioacchino insegna la Legge alla Madonna (poco interessata!). Normalmente si trovano raffigurazioni della Madonna bambina con sant'Anna che gli insegna a filare la lana, ma noi che il padre gli insegna a conoscere Dio! Il vescovo Claudio, eccellente!!! Beata quella chiesa che l'avrà come pastore.

Ascoli Piceno altare della cattedrale

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Sorge sulla tomba di sant'Emidio, vescovo di questa città

Ascoli Piceno

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Novembre è stato un mese pieno di impegni che mi hanno portato fuori parrocchia (Massa Marittima per gli esercizi) e fuori diocesi: ad Ascoli Piceno per il Convegno dei direttori degli uffici liturgici delle diocesi d'Italia. La città di Ascoli Piceno ha messo a disposizione delle assemblee la sala consiliare e un grande numero di persone che hanno facilitato i lavori e il soggiorno. La cattedrale ha degli elementi antichi di notevole pregio accanto ad altri più discutibili. Le foto non sono gran che, però ne danno un'idea. Presenti al convegno le amiche Pie Discepole con il loro stand come sempre elegante e finissimo. Una nota: I paramenti usati per le celebrazioni liturgiche erano creazione delle sorelle e hanno dato un tocco di bellezza al celebrare, come nella seconda giornata la presenza del Coro Giovanni Maria Rossi del COPERLIM che ci ha fatto toccare con mano lo stile di una comunità che celebra. Tema del convegno la forza educativa della liturgia. Eccellenti i contrib...

Tutti i Santi - anniversario della Dedicazione della chiesa

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le composizioni floreali che hanno caratterizzato questo anniversario della Dedicazione e la solennità di Tutti i Santi hanno voluto significare la varietà dei carismi che edificano la Chiesa-Corpo di Cristo. Alle quattro croci alle pareti una composizione discendente: il carisma dono di Dio e una composizione che sale dal basso quale apertura del singolo e della comunità nel suo essere pienamente umano e appartenente alla terra, ma da trasfigurato. E noi abbiamo ricevuto e grazia su grazia.

visita a padre Isacco

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Insieme all'eremita Edith, a Laura e Monica ho fatto visita a padre Isacco, eremita sul Col di Nava. Abbiamo avuto la bella sorpresa di trovare in visita anche gli amici di Milano. Per me è stato ritornare ad un tempo molto passato, senza rimpianti, ma con molta riconoscenza a Dio.

simbologia floreale per la giornata missionaria mondiale

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per ognuna delle "parti" del mondo abbiamo dedicato un ex cero pasquale e una composizione floreale specifica.

Esercizi spirituali per presbiteri 16 novembre 2010 predicatore padre Giancarlo Bruni, monaco di Bose, Servo di Maria

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Gesù motivo sufficiente per vivere l’impegno della vita Ci prepara una mensa con buon cibo e buona musica. 16 novembre Ore 10,00 La cena del Signore all’interno dei pasti del Signore Come immaginiamo Gesù di Nazareth=Vangelo. Gesù buona notizia di Dio. Buona notizia che viene a portarci una dolce musica = Lc 7 suonatore di flauto. Lc 1 vocazione di Maria – Israele – Chiesa: “Rallegrati” “Gioisci” “Esulta”. Mai Dio si presenta come promessa di dannazione, ma è sempre positivo. I pasti del Signore sono con i peccatori, per loro è musica … rallegratevi, gioite. Mentre è in casa di Matteo sopraggiungono molti pubblicani e peccatori e si mettono a tavola con lui Mt 7? Lc riceve i peccatori e mangia con loro: non scomunica, ma comunica = sono pasti soteriologici = nella misericordia è venuto a cercare e chiamare chi era perduto. Mt la canna incrinata – fiammella fumigante: in Mesopotamia allorché si deve emettere una condanna a morte si chiama l’emissario affinché si vada a ricercare i motiv...

Esercizi spirituali per presbiteri 17 novembre 2010

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17/XI Le portate di tavola Cosa accade a cena con il Signore? Là la Chiesa è manifestata a se stessa. Lo Spirito santo è la novità che opera nel mondo, si unisce al nostro spirito, al nostro cuore in quanto aperto a Dio; in esso lo Spirito di Dio trova spazio. Senza la chiesa è solo passato, l’evangelizzazione propaganda; la morale schiavitù. Nello Spirito la celebrazione è Eucaristia. Chiesa = porzione di umanità raccolta attorno ad una mensa: umanità conviviale. Dio in Cristo ci dà l’appuntamento a tavola. A tavola la chiesa è un frammento che rappresenta il tutto: la chiesa celeste, quella terrestre nella sua katolika, l’intera creazione, l’arte (creazione bella operata dall’uomo). Siamo il frammento del tutto e il tutto nel frammento. Siamo costitutivamente kattolici = universali). In noi tutta la creazione ringrazia, loda. Rappresentante del tutto. Allargare il cuore e l’intelligenza alla comprensione di noi stessi = cosmici. Si cantano celebrando le mirabilia Dei. Eucaristici –...

Esercizi spirituali per presbiteri 18 novembre 2010

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18 novembre Invitati a Cena: accogliamo i cibi preparati da Dio IL CIBO DELLA PAROLA Gr 15, 16 quando le tue parole mi vennero incontro le divorai con avidità … Ez 8, 2-3 apri la bocca e mangia … questo rotolo … poi va e parla alla casa di Israele … Ap 9,9-10 prendilo e divoralo … Chiamati ad ascoltare, a mangiare, la Parola Punto di partenza: la domanda antropologica: DOVE IO SONO POSIZIONATO? Sono nell’umano personale, relazionale, ecclesiale, sociale. Io sono un tu in relazione con l’altro, la chiesa, la società. Lo sono costitutivamente; mi faccio domande che mi reinviano a frammenti di risposta. Tutto questo quale è il senso, quale l’approdo? L’essere di domanda mi trasforma in ricerca, mi trasfigura in invocazione; in attesa di frammenti di luce. La salvezza è sottesa alle domande che ci si pone, le ricerche che si mettono in atto con le invocazioni e le attese. Ricerca delle realtà ultime, costitutive. Il profitto non mi è sufficiente. Perché siamo qui? Risveglio della coscienz...

Esercizi spirituale per presbiteri 19/XI/2010

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19/XI Dio davanti all’uomo e l’uomo davanti a Dio: MARIA In principio il Padre che ama, dona il Figlio che è la grazia del Padre; il Figlio dona lo Spirito, potenza e forza di comunione, dall’eucaristia dona perdono, sapienza, amore. C’è una generazione perenne di koinonia – pentecoste – chiesa: la nuova creazione. Chiesa icona della Trinità, rende cristiformi, nella mozione dello Spirito. Dio sogna una società unita e distinta: nell’amore e nella reciprocità. Relazioni a misura di Cristo, che ci sta davanti; sta alla porta e bussa pronto ad entrare e cenare con chi gli apre. Dio accetta il limite della coscienza dell’uomo. L’idolo viola, scassina violenta e si impadronisce; ma Dio vuole una relazione con te nella piena libertà. Se non gli apri, piange e va oltre, rimprovera chi vorrebbe una punizione esemplare per chi non risponde. Emmanuele: Dio sta con noi, cammina con noi, parla con noi. Servo: Dio non è prepotente, ma potente: gli uni ai piedi degli altri: al servizio dei bisogni...

Congo 5 incontro con tante persone: cuore dilatato

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Congo 4

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Altro argomento che per è era del tutto nuovo: l'adozione internazionale. E' stata illuminante la presenza del dottor Emanuele Catania esponente dell'Associazione LYCOS che si occupa di preparare le famiglie italiane all'adozione e si fa carico della documentazione necessaria. La burocrazia è un bel banco di prova della pazienza, dell'equilibrio psichico e del dominio di sé. In questo campo tutto il mondo è paese e l'avidità una bestia sempre in agguato. Con noi era presente il dottor Stefano Bechi mio parrocchiano di Follonica, papà di due giovanotti. Da lui ho imparato tantissimo del trattare con i bambini. Io non ho nessuna vocazione alla paternità biologica, ma mi è stato più che utile e positivo il contatto con questi bambini in cerca soprattutto di contatto umano. Molti di loro hanno già incontrato grandi sofferenze, malattie, e la morte dei genitori e dei parenti. Sopra ogni cosa il contatto. L'Eucaristia, forse, nel suo essere banchetto imbandito da ...

Congo 3

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Momento fondamentale è stato l'incontro con il parroco e la comunità cristiana di Nostra Signora della Sapienza nella collina universitaria. Il nostro gruppo religioso si inserisce in forma contemplativa nell'educazione nella vita della chiesa locale. Non abbiamo messo alcuna clausura, ma affermato con forza il primato del servizio divino della liturgia della lode e nella liturgia del quotidiano. Punto di lavoro è la continua commistione tra Africa e Europa nel rispetto delle peculiarità di ognuno.

Congo 2

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Il mio impegno principale è stato quello di accogliere il desiderio del primo gruppo di giovani di dedicare a Dio la propria vita nella professione dei consigli evangelici. Per il momento non c'è alcun riconoscimento da parte della gerarchia, perciò ho seguito la via più naturale: i voti privati annuali nelle mie mani che sono da loro ritenuto "fondatore". Parolona grossa a cui preferisco quella di accompagnatore spirituale. In questa Compagnia che abbiamo posto sotto l'intercessione di san Cerbone, vescovo di Populonia si cerca di edificare il Corpo di Cristo nella lode angelica.

condivisione: viaggio in Congo

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E' stato il mio secondo viaggio a Kinshasa. Il primo era stato per conoscere dal vivo il gruppo di ragazze che volevano impegnarsi in una vita religiosa, secondo l'antica tradizione benedettino-cistercense, questo secondo per conoscere come l'accoglienza e l'educazione dei bambini senza famiglia poteva essere un campo di apostolato veramente evangelico.

notevole

http://www.oratori.brescia.it/redazione_news_doku/01/438_pdf03.pdf a questo indirizzo trovate la prima di "sette" lettere che il vescovo di Brescia, Luciano Monari, vuole indirizzare in questo nuovo anno pastorale agli educatori degli oratori bresciani. Permettete una nota: il vescovo Luciano, come il card. Martini, ha fatto della Parola il fondamento della propria vita e, tutte le volte che si indirizza alla sua Chiesa lo fa ancorando bene i piedi nella Parola. Come l'evangelista Giovanni, così il vescovo Luciano, scrive a sette Chiese. Notevole itinerario verso la GMG 2011!

adunanza eucaristica

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Ogni secondo sabato del mese la Famiglia Mariana delle cinque Pietre offre due ore di adorazione eucaristica, rivolte soprattutto ai giovani, ma non si guarda la carta di identità all'ingresso. Il luogo è il SANTUARIO DEL FRASSINE orario: dalle 22,00 alle 24,00 secondo sabato del mese
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Surge, propera, amica mea, formosa mea: veni, et accipe coronam, quam tibi Dominus praeparavit in aeternum

assunzione della beata vergine Maria

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ut, redemptiónis tuæ mystério salváti, a te exaltári mereámur. (colletta della vigilia) “La grande Tradizione della chiesa è giunta gradualmente a proclamare Maria al di là della morte, in quella dimensione altra dell’esistenza che non sappiamo chiamare se non «cielo»: Maria è terra del cielo, è primizia e immagine della chiesa santa nei cieli! … La fede di Maria e il suo amore, un amore che si fa agire concreto per gli altri perché concretamente è stato sperimentato su di sé, dicono meglio di tante parole la sua capacità di vita piena, quella vita che non può esaurirsi qui sulla terra”. (Enzo Bianchi) Devo alla vita trascorsa in monastero l’amore per questa festa della beata Madre di Dio. Maria Assunta in cielo, patrona dell’Ordine. Tutto in questo giorno dice la gloria di Dio, di lei accolta come una bimba in braccio al suo Figlio, “figlia del tuo figlio”, della mia stessa gloria che ho fermato, non più i piedi, ma il cuore nel suo hortus conclusus. Gaude felix mater cistercium. Eppu...

Trasfigurazione di Gesù ... dei nostri occhi

http://www.monasterodibose.it/index.php/content/view/3647/26/1/0/lang,it/ cari amici condivido un'importante espressione di Enzo Bianchi. Non commento, è tutto "fascino" spirituale

cara Chiesa,

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da pensiero alla morte di Paolo VI ... E alla Chiesa, a cui tutto devo e che fu mia, che dirò? Le benedizioni di Dio siano sopra di te; abbi coscienza della tua natura e della tua missione; abbi il senso dei bisogni veri e profondi dell'umanità; e cammina povera, cioè libera, forte ed amorosa verso Cristo. Cosa augurare di meglio alla Chiesa di oggi?

nella Trasfigurazione di Paolo VI ... nella mia trasfigurazione

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E vedo anche che rispetto alla vita presente è vano avere speranze; rispetto ad essa si hanno dei doveri e delle aspettative funzionali e momentanee; le speranze sono per l'al di là. Credo, o Signore. L'ora viene. sembra che il congedo debba esprimersi in un grande e semplice atto di riconoscenza almeno in extremis, si deve riconoscere che quel mondo, "qui per Ipsum factus est", che è stato fatto per mezzo di Lui, è stupendo. Ti saluto, ti celebro all'ultimo istante, sí, con immensa ammirazione; e, come si diceva, con gratitudine: tutto è dono; dietro la vita, dietro la natura, l'universo, sta la Sapienza; e poi, lo dirò in questo commiato luminoso, (Tu ce lo hai rivelato, o Cristo Signore) sta l'Amore! Alla gratitudine succede il pentimento. Al grido di gloria verso Dio Creatore e Padre succede il grido che invoca misericordia e perdono. Che almeno questo io sappia fare: invocare la Tua bontà, e confessare con la mia colpa la Tua infinita capacità di salv...

segnalazione

Oggi, e mi vergono alquanto come internauta, ho scoperto un blog che mi ha fatto esultare: http://liturgia-opus-trinitatis.over-blog.it/ il professor Matias Augé, stimato liturgista, con linguaggio puntuale, corretto e semplice; privo di quell'acredine che spesso accompagna i "blog liturgici" ci accompagna passo passo nel gustare la vita nello Spirito per ritus et preces. Suggerisco a voi che legggerte il mio piccolo blog di metterlo tra i vostri preferiti e di lasciarvi prendere dallo stupore di quanto sia esaltante partecipare ad unaliturgia che è opera di Dio con la cooperazione di uomini fragili. Inoltre vi segnalo un altro blog, in inglese, che riporta delle sequanze a dir poco meravigliose tratte molte volte dalle opere degli spirituali medioevali corredati da splendide foto: http://www.danielmitsui.com/hieronymus/

domenica XVIII per annum

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Adésto, Dómine, fámulis tuis, et perpétuam benignitátem largíre poscéntibus, ut his, qui te auctórem et gubernatórem gloriántur habére, et creáta restáures, et restauráta consérves. Questa colletta mi apre alla comprensione "altera" del vangelo di Luca proposto oggi (12, 13-21). Vien chiesto a Gesù: "Dì a mio fratello ...". L'orazione apre con FAMULIS, non sono ancora un familiare, ma mi presento come uno che lavora in casa e per la casa, sono uno che riceve il suo salario perché ha ben servito, magari la mia speranza arriva fino ad essere dichiarato LIBERTO, ma non ancora di famiglia. Chi presume di essere figlio di famiglia ha anche l'arroganza di pensare anzitempo all'eredità e a come gestirla. La mia eredità, tante volte ricordata nella Scrittura, non sarà mai veramente mia, è quasi impossibile che io la gestisca: la mia eredità è il Signore! Nulla di meno, come possederlo? Io famulum, che però godo infinitameente di una PERPETUAM BENIGNITATEM. Quest...

Lc 10,38-42

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San Benedetto nella Regola, al capitolo 53, tratta a lungo di come si accolgono gli ospiti al monastero. Sono indicazioni che non vengono seguite in nessun monastero. L'ospite non è più Cristo che ti visita, è l'amico che ti viene a trovare portando regali; è il familiare che sopperisce a quanto il cellerario non passa; il penitente o l diretto spirituale che passa ore e ore alla foresteria in dolce conversazione e poca conversione; è la persona che ha un nome tale che farà comodo alla comunità conoscere; è lo scocciatore che vuole capire perché tu, monaco, stai lì. Eppure san Benedetto da molta attenzione a come accogliere l'ospite, è l'abate stesso che se ne prende cura, e, innanzitutto li fa andare alla preghiera e dopo gli si lava i piedi (delicatezza massima! da Cenacolo!) e poi dopo gli si offre quanto necessita e che il monastero gli può offrire. Dapprima la preghiera. Chi arriva al monastero, chi bussa alla porta di un cuore credente ha un desiderio fondamentale...