Sapientia 6,10
Qui enim custodierint iusta iuste, iustificabuntur;
et, qui didicerint ista, invenient defensionem.

Celebrando l'Eucaristia, questa sera, mi è rimasta nel cuore questa parola del libro della Sapienza. La traduzione italiana fa risuonare il ternine "santo" mentre è sorprendente il gioco su "iuste". E' fatto giusto colui che fa giustamente la giustizia. In questo ultimo squarcio di anno liturgico all'orecchio interiore subito risuona la Giustizia con cui Gesù ci Giustifica.

La memoria liturgica di san Martino è così ancor più fulgida: Martino uomo giusto che opera la giustizia ancor prima di conoscere Cristo e, da lui afferrato, guida con giustizia il suo popolo conducendolo ad un vero progresso nella fede.

Sia benedettoil tuo Nome, o Re eterno, che ci fai partecipi delle tue perfezioni.

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