san Clemente I, papa e martire
Orante sancto Clemente, apparuit ei Agnus Dei.
Oremus onmes ad Dominum Jesum Christum, ut ostendat nobis Martyris sui corpus.
Non meis meritis ad vos misit Dominus, vestris coronis participem fieri.
Vidi supra montem Agnum stantem, de sub cuius pede fons vivus emanat.
De sud cuius pede fons vivus emanat; fluminis impetus laetificat civitatem Dei.
Omnes Gentes per gyrum crediderunt Chisto Domino.
Dedisti, Domine, habitaculum Martyri tuo Clementi in mari, in modum templi marmorei, Angelicis manibus praeparatum, iter praebens populo terrae, ut enarrent mirabilia tua.
Oggi la Chiesa propone la figura di san Clemente e l'antico ufficio di questo santo papa e martire ce lo fa ocnoscere con una preghiera così pura da esser capace di "vedere" l'Agnello di Dio. La visione di questo santo però invece che alienarlo nella perfezione dell'eternità lo rimanda all'impeto dell'evangelizzazione e al desiderio che ascoltavamo domenica scorsa espresso nella seconda lettura: tutti i popoli lo vedranno, come qui omnes gentes per gyrum. Oggi guardare san Clemente è motivo di preghiera di intercessione per i sacerdoti: abbiano occhi per vedere l'Agnello, siano purificati dall'acqua viva che sgorga sotto il suo piede e quest'acqua risani il loro apostolato così che abitino sicuri anche nell'elemento più infido del creato (in mari).
Oremus onmes ad Dominum Jesum Christum, ut ostendat nobis Martyris sui corpus.
Non meis meritis ad vos misit Dominus, vestris coronis participem fieri.
Vidi supra montem Agnum stantem, de sub cuius pede fons vivus emanat.
De sud cuius pede fons vivus emanat; fluminis impetus laetificat civitatem Dei.
Omnes Gentes per gyrum crediderunt Chisto Domino.
Dedisti, Domine, habitaculum Martyri tuo Clementi in mari, in modum templi marmorei, Angelicis manibus praeparatum, iter praebens populo terrae, ut enarrent mirabilia tua.
Oggi la Chiesa propone la figura di san Clemente e l'antico ufficio di questo santo papa e martire ce lo fa ocnoscere con una preghiera così pura da esser capace di "vedere" l'Agnello di Dio. La visione di questo santo però invece che alienarlo nella perfezione dell'eternità lo rimanda all'impeto dell'evangelizzazione e al desiderio che ascoltavamo domenica scorsa espresso nella seconda lettura: tutti i popoli lo vedranno, come qui omnes gentes per gyrum. Oggi guardare san Clemente è motivo di preghiera di intercessione per i sacerdoti: abbiano occhi per vedere l'Agnello, siano purificati dall'acqua viva che sgorga sotto il suo piede e quest'acqua risani il loro apostolato così che abitino sicuri anche nell'elemento più infido del creato (in mari).
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