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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Christo tuo venienti occurrentes

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Letture per le vigilie Isaia 1, 1-9 Aelredo di Rievaulx Sermo I In adventu Domini 1-4; CCCM IIA 3-4 Romani 1, 1-17 Luca 21, 25-28. 34-36 Occurrentes Iniziamo il tempo santo d'avvento andando incontro al Re che viene sulle nubi, dopo che i cieli si sono sconvolti, e con loro la natura che conosciamo. Occurrentes con una nuova natura, nuovi cieli e terra nuova, nuova umanità che è generata dal dolore di Dio sulla croce. Occurrentes con la libertà di amare senza condizionamenti, senza voler approvazioni di padri e madri che non hanno saputo custodire se stessi. Occurrentes con santità e giustizia. Occurrentes ... surgamus ergo strenue! (sant'Ambrogio)

entriamo in avvento

per coloro che leggono queste piccole riflessioni rivolgo l'invito ad unirsi in preghiera nella tarda serata (ore 21,00) di sabato 28 novembre per l'Ufficio di Letture (Viglie). Questo primo appuntamento sarà presieduto dal vescovo Giovanni nella cattedrale di Massa Marittima (GR), successivamente, ogni sabato e il 7 dicembre, questo Ufficio sarà celebrato nella chiesa di cui sono parroco (ore 21) in Follonica (GR)

san Clemente I, papa e martire

Orante sancto Clemente, apparuit ei Agnus Dei. Oremus onmes ad Dominum Jesum Christum, ut ostendat nobis Martyris sui corpus. Non meis meritis ad vos misit Dominus, vestris coronis participem fieri. Vidi supra montem Agnum stantem, de sub cuius pede fons vivus emanat. De sud cuius pede fons vivus emanat; fluminis impetus laetificat civitatem Dei. Omnes Gentes per gyrum crediderunt Chisto Domino. Dedisti, Domine, habitaculum Martyri tuo Clementi in mari, in modum templi marmorei, Angelicis manibus praeparatum, iter praebens populo terrae, ut enarrent mirabilia tua. Oggi la Chiesa propone la figura di san Clemente e l'antico ufficio di questo santo papa e martire ce lo fa ocnoscere con una preghiera così pura da esser capace di "vedere" l'Agnello di Dio. La visione di questo santo però invece che alienarlo nella perfezione dell'eternità lo rimanda all'impeto dell'evangelizzazione e al desiderio che ascoltavamo domenica scorsa espresso nella seconda lettura: ...

verso l'avvento

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Un piviale, per qualcuno un paramento quasi desueto, diversamente un abito utilissimo per non appiattire le celebrazioni della comunità cristiana. Un piviale per dire che la comunità è viatrice nel tempo ultimo. Un piviale "ciclamino" per gridare forte che l'avvento non è la quaresima; che l'avvento non è l'esequiale; che l'avvento non è una liturgia penitenziale: avvento è ... eccomi sto alla porta e busso. Tu che leggi mi permetterai di cantare un grazie senza fine alle mie carissime Pie Discepole che rivestono d'arte e splendore la liturgia e, con una sfumatura di colore, con un pizzico di lurex, con un taglio accurato e cuciture ben eseguite mi fa star bene mentre presiedo la preghiera della mia comunità cristiana. Non sono mai stato fan della famiglia paolina, ma devo ringraziare mille volte al giorno il Signore per aver suscitato nella sua chiesa lo spirito di don Alberione e per queste donne umili e meravigliose.

ho incontrato ,,,

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in questa cappella si raduna quotidianamente una comunità di Pie Discepole del Divin Maestro che stanno segnando la mia vita: età diverse, provenienze e stili spirituali diversissimi, un'unica passione: l'amore per Gesù. Le più giovani artisticamente attive, le malate e le anziane artiste della contemplazione: tutte dal cuore appassionato!

"... dal fico imparate la parabola ..." Mc 13, 28

Chi può imparare dalla pianta di fico se non colui che possiede e ama quella pianta? Chi passa per la via ne vede solo il fogliame e, forse, la forma che l'insieme della pianta offre alla sguardo; o ne apprezza l'ombra camminando in un giorno assolato, ma la consistenza del suo ramo la conosce il proprietario. Dalla pianta di fico imparate la parabola, dice Gesù, quasi a dirci: "Impara la tua vita, proprio la tua, solo la tua ... quella che la sposa del cantico deve ammettere di non aver custodito ... allora dite al diletto quia amore langueo".

domenica XXXIII per annum

Letture per l'Ufficio di Vigilie prima lettura: Ezechiele 16 seconda lettura: sant'Agostino sermone 46, 13 terza lettura: Ebrei 9, 1-15 Vangelo: Marco 13, 24-32 ad Ben.: Tunc videbunt Filium hominis venientem in nubibus, cum virtute multa et gloria. ad Magn.: Amen dico vobis, quia non praeteribit generatio haec, donec omnia fiant: coelum, et terra transìbunt, verba autem mea non transibunt, dicit Dominus.
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Sapientia 6,10 Qui enim custodierint iusta iuste, iustificabuntur; et, qui didicerint ista, invenient defensionem. Celebrando l'Eucaristia, questa sera, mi è rimasta nel cuore questa parola del libro della Sapienza. La traduzione italiana fa risuonare il ternine "santo" mentre è sorprendente il gioco su "iuste". E' fatto giusto colui che fa giustamente la giustizia. In questo ultimo squarcio di anno liturgico all'orecchio interiore subito risuona la Giustizia con cui Gesù ci Giustifica. La memoria liturgica di san Martino è così ancor più fulgida: Martino uomo giusto che opera la giustizia ancor prima di conoscere Cristo e, da lui afferrato, guida con giustizia il suo popolo conducendolo ad un vero progresso nella fede. Sia benedettoil tuo Nome, o Re eterno, che ci fai partecipi delle tue perfezioni.

san Martin de Porres

Oggi la liturgia di offriva la possibilità di celebrare la memoria liturgica di un santo umile, dal cuore puro, ma non sprovveduto. Il suo ricordo mi fa bene al cuore e mi riporta alla mente persone care che hanno camminato con me nella via monastica. Compio oggi la mia missione di parroco con il cuore del monaco che ha un unico desiderio: che Cristo sia tutto in tutti. Quando scorgo negli occhi di un cristiano a me affidato, la lucentezza dell'incontro con la Parola fatta carne, credo che Dio ha, in me, glorificato il suo Nome. Al termine della giornata dedicata al suffragio di tutti i defunti ho aperto la serie delle catechesi-studio sulla lettera agli Ebrei. La mia diocesi l'ha proposta come anima dell'anno sacerdotale, ma man mano ne riascoltavo il testo, così com'è, mi rendevo conto che io non ho alcun sacerdozio se non quello stesso di Cristo. Non sono alter Christus, ma in Christo. Tutto è da Lui, per Lui e in Lui e in vista di Lui... dove andare lontano dal tuo ...
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questa è la chiesa e il complesso parrocchiale di cui sono parroco, dedicata alla gloria di Dio e alla memoria dei santi apostoli Pietro e Paolo

commemorazione di tutti i fedeli defunti

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Sulla scia della luminasa solennità di tutti i Santi - l'Ultimo; la Chiesa ci fa contemplare oggi il mistero della solidarietà tra i Viatori e i "Resurrecturi". Unico è il mistero della Vita in Cristo, unica la Redenzione che ci vivifica, unico l'Amore che, con i fratelli penitenti ci fa gridare: Maranatha! e con i fratelli glorificati: Amen, salvezza, gloria e potenza al nostro Dio e all'Agnello!
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vigilie di tutti i Santi e anniversario della Dedicazione

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