In "dialoghi con il silenzio" Thomas Merton confessa: "Credi che io abbia una vita spirituale? Non ne ho nessuna. Sono indigenza. Sono silenzio. Sono povertà. Sono solitudine, perché ho rinunciato alla spiritualità per trovare Dio. ... Muoio di amore per te, Compassione: ti prendo come mia Signora, come Francesco sposò la povertà, io sposo te, Regina degli eremiti e Madre dei poveri".
Condurre la vita monastica non è vestire un abito o correre al suono di una campana, è, forse, procedere nella vita lasciando che tutto resti dietro lungo la strada già percorsa.
E' il silenzio, nella mia " celletta", davanti ad una tavola, con i colori, i pennelli ed il profumo di lavanda portato dal monte dell'eremita.
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