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omelia di oggi

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domenica

la liturgia della Parola di questa xxvij domenica per annum ci consegna un'immagine inquietante: Dio non fa quello che noi vogliamo, E' inquietante, mi hanno abituato ad un Dio che se lo preghi e gli fai offerte lui ti fa la grazia e invece NO. Voglio un Dio non esaudente i miei desideri? Ma la domanda più profonda: questo è il Dio di Gesù Cristo? E mi viene al cuore la lettera agli Ebrei dove è detto che Gesù nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva esaudirlo   e fu esaudito per la sua pietà. Fu esaudito ... Ma Gesù è veramente morto in croce ... fu esaudito ... e sepolto ... fu esaudito ... risorto il terzo giorno: fu esaudito! Non ri-vivo, ma risuscitato! Questo Cristo Gesù è la realizzazione della profezia di Abacuc: Scrivi la profezia, scrivila bene, che la si legga speditamente ... Cristo: profezia da leggere speditamente di un Dio che non sistema le mie disgrazie, ma mi fa "servire...

domenica xxij per annum

E' sufficiente essere ultimi per diventare primi? E' sufficiente essere trovati ultimi perché ti venga offerto di sedere nei "primi" posti? E' poi vero che si desideri il primo posto? Il brano evangelico e tutta la liturgia della parola di oggi mi portano questi pensieri. Sir 3,17-20.28-29, neo-volg. Sir 3, 19-21.30-31 Salmo 67 Eb 12, 18-19.22-24 Lc 14, 1. 7-14 Mi viene subito in aiuto il Siracide: compi le tue opere con mitezza. Andrebbe mai chi lavora con mitezza a mettersi in mostra? Certo, piace a tutti che il proprio lavoro venga apprezzato dal capo, magari ci scappa una promozione. Ma questo è ancora lavorare con mitezza? Non lo credo. Leggo tra ieri e oggi le presentazioni del nuovo segretario di stato vaticano e vedo un affanno quasi ossessivo a creare una collana di successi diplomatici, io non lo conosco, per me tutto è vero e tutto va bene di lui, ma mi resta un pensiero: perché questo affanno dei vaticanisti? Lui ha lavorato con mitezza, si...

Gratitudine

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Ero da poco entrato in monastero a Milano quando ci fu la successione al card. Colombo da parte di p. Martini. E' vivo il ricordo dello sconcerto che circolava: un gesuita, uno scienziato della bibbia, uno senza precedenti parrocchiali ...  i soliti chiacchiericci fondati sulla "scienza pastorale"! Il Signore ha rovesciato i potenti dai troni ... così canta Maria con tutti coloro che erano in attesa del compimento della promessa fatta ad Abramo. E ancora il Signore ha agito così!  Dal trono della pastoralità il Signore ha rovesciato gli astuti e colui che solo aveva la Parola nel cuore e sulle labbra, nonché nello sguardo e ti guardava vedendo il Figlio di Dio ... e si raccoglieva in silenzio e sentivi il "Pondus" di quel silenzio e ti spiazzava e ti inquietava, Grazie p. Carlo Maria, con san Bernardo posso dire che ho imparato da te quanto lui ha imparato dagli alberi, io che non sono stato mai del suo clero e lo guardavo dal monastero com...

25 agosto 2013

C'è una grande tentazione che ci svia dall'unico necessario: "Quanti ... ?" La tentazione di contare sul numero percorre tutta la storia. Non ne è stato esente nemmeno Abramo impaziente di vedere realizzata la promessa di Dio di diventare un grande popolo e vedeva lì per lì solo un figlio nato da un mezzo inganno e un altro che forse non lo soddisfaceva eccessivamente. Tentazione che è stata di Davide e ha portato la peste nella città. Tentazione da cui nemmeno Gesù è stato esentato, si presentavano candidati per il gruppo, ma Gesù non si lascia sviare. E' venuto per una cosa e quella vuole con ardore: abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza, In questo non è compresso l'essere in gran numero. La porta stretta non sono le opere penitenziali. Piuttosto il discernimento e il lasciare tutto quello che non rientra nell'unico che accende d'ardore il cuore.