Tamié - Annecy
Il pellegrinaggio presbiterale, dopo aver fatto sosta a Torino contemplando nel telo sindonico la figura del vero Apostolo, testimone fino all'effusione del sangue, ha toccato l'abbazia trappista di Tamié nelle Alpi dell'Alta Savoria e quindi ad Annecy.
A Tamié abbiamo respirato il clima dell'apostolato: il silenzio che permetto l'ascolto di Dio e degli uomini; la delicatezza dell'agire del Salvatore e quella prudente del suo discepolo; la necessità vitale dell'orazione personale e comunitaria.
Ad Annecy, sorretti dall'esempio di san Francesco di Sales e di santa Giovanna Francesca di Chantal, abbiamo trascorso un po' di tempo considerando la qualità della nostra sollecitudine pastorale; la condivisione della responsabilità e dell'opera di evangelizzazione con i battezzati che abbiamo avuto in cura e della fede che sa arrivare anche ai cuori che vogliono forzatamente e ostinatamente essere chiusi, come la Ginevra di s. Francesco, il quale pur non potento entrare nella sua città episcopale, ha sempre avuto cura di tutti i suoi figli.
Il suo metodo: vita santa, preghiera autentica, cultura solida e illuminata, cuore sacerdotale.
Anche la relazione affettiva ha la sua importanza, un cuore infelice è facilmente pusillanime.
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